Quota pari a 1/1 del diritto di proprietà su porzione di fabbricato condominiale sito in Comune di Roma, quartiere Tuscolano, via Cerreto di Spoleto n. 29, e precisamente:-unità immobiliare ad uso civile abitazione posta al piano 1 della scala B, contraddistinta con l’int. 4, catastalmente composta da: ingresso, soggiorno con angolo cottura, disimpegno, due camere, un bagno e una grande terrazza a livello.A confine con: vano scala, appartamento int. 3 scala B, appartamento int. 3 scala A, salvi altri e diversi confini.Censita al Catasto dei Fabbricati del Comune di Roma al foglio 931, part. 42 sub. 34 graffata con la part. 433, z.c. 3, via Cerreto di Spoleto n. 29 scala B int. 3 piano 1, cat. A/2, cl. 3, vani 4, sup. cat. tot. 80 mq – escluse aree scoperte 68 mq, r.c. € 1074,23.Lo stato dei luoghi è conforme alla planimetria catastale ma in planimetria, come nella visura catastale, l’interno viene erroneamente indicato come n. 3 anziché, correttamente, int. n. 4.Il fabbricato di cui fa parte l’unità immobiliare sopra descritta è stato edificato in forza progetto n. 11741 del 1969 e licenza edilizia n. 1634 del 6/11/1972 e successivo progetto n. 15555 del 1974 approvato in data 30/07/1974.È stato altresì sottoscritto un atto d’obbligo a rogito notaio Vincenzo Carosi in data 11/02/1975 rep. 15492, trascritto in data 19/02/1975 formalità n. 5672, per il mantenimento della destinazione d’uso del locale autorimessa al piano S1 e dei locali servizi all’ultimo piano.È stata quindi rilasciata l’agibilità n. 156 in data 7/05/1976.A seguire, per diversa distribuzione interna, è stata presentata una Cila in sanatoria prot. CI/192907/2016 in data 8/10/2016.Lo stato dei luoghi benché conforme alla planimetria catastale non è conforme all’elaborato progettuale n. 15555 del 1974 per:-un diverso dimensionamento, in eccesso, della terrazza, in progetto rappresentata come balcone di minore superficie;-per una modifica del prospetto relativa alla finestra di una camera da letto che, da progetto, doveva essere una porta finestra.Le suddette difformità urbanistica, a parere del Perito, ricorrendone le condizioni di legge, potrà essere regolarizzata ex art. 34 ter D.P.R. 380/2001 lettera f) commi 1, 2 e 3 e mediante pagamento di una somma determinata ai seni dell’art. 36 bis comma 5, di cui si è tenuto conto nella valutazione dei beni.Destinazione urbanistica, eventuali vincoli, beni comuni e stato d’uso, oneri condominiali e arretrati e formalità pregiudizievoli come in Perizia.L’immobile è gravato da atto di pignoramento trascritto in data 7/04/2022 formalità n. 30977 che ha incardinato la procedura RGE 233/2022 G.E. dott.ssa F. d’Ambrosio, estinta all’udienza del 30/09/2024 con provvedimento cron. 8227/2024 non contenente l’ordine di cancellazione. Non potrà essere ordinato di cancellazione con l’emanando decreto di trasferimento.Gli impianti termico, idrico e di riscaldamento non sono attestati di conformitàNon è stato possibile predisporre l’ApeIl bene è occupato dai debitori che vi abitano. Verrà liberato con il decreto di trasferimento.Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti