Quota pari a 100/100 del diritto di proprietà su appartamento, adibito ad affittacamere giusta scia, sito in Roma, rione Trastevere, Via di San Crisogono n. 40, piano 1, int. 1, composto da ingresso, cucina-pranzo, 5 camere con rispettivi bagni, per complessivi mq.159,00. L’appartamento presenta pavimentazione in gres di diverse finiture, bagni attrezzati con sanitari e rubinetteria di buon livello, pavimentazioni e rivestimenti in parte a mosaico; riscaldamento autonomo e climatizzazione canalizzata. Buono stato di conservazione.Identificato al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al foglio n. 497, part. 595, sub. 533 (ex 508), A2, cl. 5, z.c. 2, consistenza 8 vani, r.c. € 3.222,69.Confina con vano scala, distacco su Via di San Crisogono, Via Cardinal Marmaggi, salvo altri.Esiste sostanziale corrispondenza catastale, ad eccezione di un tramezzo tra ingresso e cucina-pranzo. Costruito in data anteriore al 1° settembre 1967. Ai sensi dell'articolo 40, commi V e VI della legge n. 47 del 1985 è stata presentata al Comune di Roma domanda di concessione in sanatoria per frazionamento, fusione e diversa distribuzione degli spazi interni (prot. n. 0/88626/3), ma tuttavia non è stata ancora rilasciata la relativa concessione in sanatoria. Si precisa che tale protocollo, diverso da quello contenuto nell’atto di compravendita, è stato individuato in archivio presso l’U.C.E. del Comune di Roma e si è in attesa di acquisizione della relativa documentazione.A seguito di verifiche effettuate dall'Esperto stimatore presso l’U.C.E. (ufficio Condono Edilizio) del Comune di Roma, si evidenzia che la domanda di condono relativa alle unità immobiliari di tutto il fabbricato ove insiste l’immobile staggito è stata inoltrata con prot. n. 88626 (L. 326/2003) ed ogni appartamento si contraddistingue per un proprio Sottonumero (da Sott. 1 a Sott. 6). L’esame della documentazione relativa al Sott. 3 (P. I, int. 1) ha riscontrato la medesima documentazione del Sott.1 (P. IV int. 7), inclusa la sua planimetria catastale. Di conseguenza, la domanda di condono relativa al Sott. 3 (P. I, int. 1) non presenta alcuna planimetria catastale e pertanto allo stato degli atti risulta formalmente incompleta. L’immobile in cui è ubicato il bene pignorato ricade in zona Territoriale Omogenea A, tra i Tessuti della Città Storica T3 (Tessuti di ristrutturazione urbanistica otto-novecentesca).Si precisa attualmente nell’immobile è svolta attività commerciale per cui è stata presentata al Comune di Roma, in data 19.5.2015, SCIA Commerciale, prot. n. QA/2015/3408 per attività di affittacamere.Stato di occupazione: occupato con titolo costituito da contratto di locazione per uso foresteria per il periodo dall’1.11.2016 al 31.10.2025, con rinnovo per ulteriori 9 anni, ad un canone di locazione mensile di € 1.300,00, pari ad € 15.600,00 annui, da ritenersi tuttavia non opponibile, ravvisandosi la viltà del canone a norma dell’art. 2923 c.c..La vendita potrebbe essere soggetta ad IVA.Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.