Piena proprietà di porzione di villino trifamiliare con corte esterna sito in Roma (RM), loc. Infernetto, Via Alessio Olivieri n. 114, piani seminterrato, terra e primo, int. A, e di box auto con accesso carrabile al civico n. 116, piano S1, interno 1. La porzione di villino, distribuita su tre livelli collegati da scala interna, è composta al piano terra da giardino, due portici, soggiorno, cucina, disimpegno, bagno e camera; al piano primo (urbanisticamente e catastalmente sottotetto/stenditoio - soffitta) da due disimpegni, tre camere e un bagno; ed al piano seminterrato (urbanisticamente e catastalmente cantina/garage) da soggiorno con angolo cottura, disimpegno, bagno e camera/toiletteria, per una superficie convenzionale complessiva di mq 175,50 circa. Confina a nord-est con distacco verso partt. 268 e 269, a nord-ovest con rampa di accesso carrabile ai garage al piano S1 verso distacco con part. 2507, a sud-ovest con Via Alessio Olivieri, a sud-est in aderenza con porzione di villino al civ. 112 (sub. 3), salvo altri. E’ identificata al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al Foglio 1115, p.lla 3295, sub 2 graffato con sub 5, z.c. 6, cat. A/7, cl. 6, consistenza 6,5 vani, superficie catastale totale 120 mq, totale escluse aree scoperte 110 mq, Rendita € 1.342,79, Via Alessio Olivieri n. 114 piano S1-T-1 interno A. Il box auto è composto da un unico locale, per una superficie convenzionale complessiva di mq 67,67 circa (di cui una porzione attualmente accorpata al piano seminterrato del villino ed adibita ad uso abitativo). Confina a nord-est con rampa carrabile di accesso, a nord-ovest con sub. 2, a sud-ovest con muro controterra/intercapedine verso giardino dell'abitazione sovrastante, a sud-est in aderenza con porzione di villino al civ. 112 (sub. 3), salvo altri. E’ identificato al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al Foglio 1115, p.lla 3295, sub 8, z.c. 6, cat. C/6, cl. 12, consistenza 85 mq, superficie catastale totale 105 mq, Rendita € 342,41, Via Alessio Olivieri n. 116 piano S1 interno 1. Il complesso di cui gli immobili fanno parte è stato edificato in base al progetto n. 64715 del 14/10/1993, nuovi tipi n. 36070 del 06/07/1995 e nuovi tipi n. 703 del 08/01/1996 per cui è stata rilasciata concessione edilizia n. 65/C del 31/01/1996. Gli immobili sono privi del certificato di agibilità. L’Esperto ha riscontrato difformità dello stato dei luoghi sia rispetto alle planimetrie catastali sia rispetto all’ultimo progetto approvato prot. n. 703 del 08/01/1996 consistenti, al piano seminterrato (trasformato ed utilizzato impropriamente come abitativo ma da progetto e catastalmente cantina/garage), in una maggiore consistenza per ampliamenti eseguiti abusivamente rispetto a quanto assentito, nell’accorpamento alla cantina di una porzione dell’adiacente garage (trasformato in parte in soggiorno-angolo cottura) e nella diversa distribuzione interna; al piano terra, nella diversa distribuzione interna e nella modifica degli ambienti e del numero dei vani; al piano primo (trasformato ed utilizzato impropriamente come abitativo ma da progetto e catastalmente sottotetto/stenditoio - soffitta), in una maggiore consistenza rispetto a quanto assentito nonché nella diversa distribuzione e modifica degli ambienti (l’area del locale stenditoio rappresentata nella planimetria catastale, da progetto risulta ricadere nel sottotetto non praticabile sovrastante l’adiacente abitazione al civico n. 112 - sub 3), come meglio evidenziato, rappresentato e descritto nell’elaborato peritale. L’Esperto ritiene non sanabili le predette difformità relative agli ampliamenti, agli aumenti di consistenza ed ai cambi di destinazione d’uso abusivamente realizzati, per cui evidenzia la necessità di interventi di riduzione in pristino nello status quo ante legittimato ed assentito e successivo nuovo accatastamento, mentre ritiene sanabile la diversa distribuzione degli ambienti interni con pratica edilizia di accertamento di conformità e successivo nuovo accatastamento, il tutto a cura e spese dell’aggiudicatario. Tutti gli oneri e costi che dovessero derivare da quanto evidenziato e meglio descritto nell’elaborato peritale, il conseguimento dei titoli abilitativi, la regolarizzazione e/o le rimozioni con il ripristino nello stato quo ante legittimato e/o assentito nonché le relative variazioni catastali saranno a totale carico, cura e spese dell’aggiudicatario. Si segnala Atto d’obbligo edilizio a rogito Notaio Michele Giuliano di Frascati Rep. 82958 del 02/01/1996 trascritto in data 04/01/1996 ai nn. 682/541 di formalità. Della complessiva situazione esistente, delle condizioni e dello stato del compendio, nonché di quanto necessario per il ripristino e la regolarizzazione urbanistica ed amministrativa, ivi inclusi oneri e spese di ogni genere, che sono ad esclusivo carico e cura dell’aggiudicatario, si è tenuto conto nella determinazione del valore di stima. Non è stato possibile redigere l’APE considerato lo stato di fatto ed in mancanza della necessaria documentazione. Gli immobili sono occupati dal debitore esecutato che vi abita. Non potrà essere disposta la liberazione prima del decreto di trasferimento.Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.

Piena proprietà di porzione di villino trifamiliare con corte esterna sito in Roma (RM), loc. Infernetto, Via Alessio Olivieri n. 114, piani seminterrato, terra e primo, int. A, e di box auto con accesso carrabile al civico n. 116, piano S1, interno 1. La porzione di villino, distribuita su tre livelli collegati da scala interna, è composta al piano terra da giardino, due portici, soggiorno, cucina, disimpegno, bagno e camera; al piano primo (urbanisticamente e catastalmente sottotetto/stenditoio - soffitta) da due disimpegni, tre camere e un bagno; ed al piano seminterrato (urbanisticamente e catastalmente cantina/garage) da soggiorno con angolo cottura, disimpegno, bagno e camera/toiletteria, per una superficie convenzionale complessiva di mq 175,50 circa. Confina a nord-est con distacco verso partt. 268 e 269, a nord-ovest con rampa di accesso carrabile ai garage al piano S1 verso distacco con part. 2507, a sud-ovest con Via Alessio Olivieri, a sud-est in aderenza con porzione di villino al civ. 112 (sub. 3), salvo altri. E’ identificata al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al Foglio 1115, p.lla 3295, sub 2 graffato con sub 5, z.c. 6, cat. A/7, cl. 6, consistenza 6,5 vani, superficie catastale totale 120 mq, totale escluse aree scoperte 110 mq, Rendita € 1.342,79, Via Alessio Olivieri n. 114 piano S1-T-1 interno A. Il box auto è composto da un unico locale, per una superficie convenzionale complessiva di mq 67,67 circa (di cui una porzione attualmente accorpata al piano seminterrato del villino ed adibita ad uso abitativo). Confina a nord-est con rampa carrabile di accesso, a nord-ovest con sub. 2, a sud-ovest con muro controterra/intercapedine verso giardino dell'abitazione sovrastante, a sud-est in aderenza con porzione di villino al civ. 112 (sub. 3), salvo altri. E’ identificato al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al Foglio 1115, p.lla 3295, sub 8, z.c. 6, cat. C/6, cl. 12, consistenza 85 mq, superficie catastale totale 105 mq, Rendita € 342,41, Via Alessio Olivieri n. 116 piano S1 interno 1. Il complesso di cui gli immobili fanno parte è stato edificato in base al progetto n. 64715 del 14/10/1993, nuovi tipi n. 36070 del 06/07/1995 e nuovi tipi n. 703 del 08/01/1996 per cui è stata rilasciata concessione edilizia n. 65/C del 31/01/1996. Gli immobili sono privi del certificato di agibilità. L’Esperto ha riscontrato difformità dello stato dei luoghi sia rispetto alle planimetrie catastali sia rispetto all’ultimo progetto approvato prot. n. 703 del 08/01/1996 consistenti, al piano seminterrato (trasformato ed utilizzato impropriamente come abitativo ma da progetto e catastalmente cantina/garage), in una maggiore consistenza per ampliamenti eseguiti abusivamente rispetto a quanto assentito, nell’accorpamento alla cantina di una porzione dell’adiacente garage (trasformato in parte in soggiorno-angolo cottura) e nella diversa distribuzione interna; al piano terra, nella diversa distribuzione interna e nella modifica degli ambienti e del numero dei vani; al piano primo (trasformato ed utilizzato impropriamente come abitativo ma da progetto e catastalmente sottotetto/stenditoio - soffitta), in una maggiore consistenza rispetto a quanto assentito nonché nella diversa distribuzione e modifica degli ambienti (l’area del locale stenditoio rappresentata nella planimetria catastale, da progetto risulta ricadere nel sottotetto non praticabile sovrastante l’adiacente abitazione al civico n. 112 - sub 3), come meglio evidenziato, rappresentato e descritto nell’elaborato peritale. L’Esperto ritiene non sanabili le predette difformità relative agli ampliamenti, agli aumenti di consistenza ed ai cambi di destinazione d’uso abusivamente realizzati, per cui evidenzia la necessità di interventi di riduzione in pristino nello status quo ante legittimato ed assentito e successivo nuovo accatastamento, mentre ritiene sanabile la diversa distribuzione degli ambienti interni con pratica edilizia di accertamento di conformità e successivo nuovo accatastamento, il tutto a cura e spese dell’aggiudicatario. Tutti gli oneri e costi che dovessero derivare da quanto evidenziato e meglio descritto nell’elaborato peritale, il conseguimento dei titoli abilitativi, la regolarizzazione e/o le rimozioni con il ripristino nello stato quo ante legittimato e/o assentito nonché le relative variazioni catastali saranno a totale carico, cura e spese dell’aggiudicatario. Si segnala Atto d’obbligo edilizio a rogito Notaio Michele Giuliano di Frascati Rep. 82958 del 02/01/1996 trascritto in data 04/01/1996 ai nn. 682/541 di formalità. Della complessiva situazione esistente, delle condizioni e dello stato del compendio, nonché di quanto necessario per il ripristino e la regolarizzazione urbanistica ed amministrativa, ivi inclusi oneri e spese di ogni genere, che sono ad esclusivo carico e cura dell’aggiudicatario, si è tenuto conto nella determinazione del valore di stima. Non è stato possibile redigere l’APE considerato lo stato di fatto ed in mancanza della necessaria documentazione. Gli immobili sono occupati dal debitore esecutato che vi abita. Non potrà essere disposta la liberazione prima del decreto di trasferimento.Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.