Descrizione:
Quota pari a 1/1 del diritto di proprietà su:albergo ubicato in Roma (RM) - via Frassineto, 23, piano S1-T-1-2-3-4.Il fabbricato, presenta i collegamenti interni composti da un vano ascensore e un vano scala (oltrechè un collegamento esterno in scala metallica posta a ridosso del lato Ovest-scala antincendio), si sviluppa su un livello seminterrato, piano terra, piano primo, piano secondo, piano terzo e piano quarto con copertura a livello, per complessivi mq 1.145,48 di superficie convenzionale.Al piano S1 vi è: il locale caldaia, un ambiente box auto, un locale deposito, un ingresso al fabbricato. Al piano terra, per il quale si accede direttamente da quota a livello stradale via Frassineto, vi è: un ambiente reception, ambiente ristorazione, cucina, due depositi, una dispensa, due corridoi, nove bagni e sette camere e una corte esterna pavimentata. Al piano primo vi è: un corridoio, nove camere e nove bagni e una corte esterna pavimentata. Al piano secondo vi è: un corridoio, nove camere e nove bagni e una corte esterna pavimentata. Al piano terzo vi è: un corridoio, sette camere e sette bagni. Al piano quarto vi è: un corridoio, un bagno, una camera con due ambienti, un terrazzo praticabile ed un locale tecnico ascensore. E' presente un ascensore che diparte dal piano terra per servire tutti gli altri piani superiori. Al momento dell'accesso non era funzionante, ma è stato realizzato con regolari permessi edilizi. Il fabbricato si presenta in stato di avanzata fatiscenza e abbandono, con evidenti e importanti danneggiamenti all’immobile. Identificato al catasto del Fabbricati del Comune di Roma al foglio 122, part. 250, graffato 1266, categoria D/2, z.c. 6, rendita € 28.274,00Il compendio pignorato è costituito da un'unità edilizia a destinazione alberghiera (fabbricato da cielo a terra) con accesso diretto dalla via Frassineto alla quota stradale che non presenza ostacoli per i portatori di handicap motori. Il fabbricato è sito nel quartiere Labaro, a ridosso del viadotto Giubileo del 2000. Confina con via Frassineto, via Grottelle, via Dorno. Non sono presenti vincoli od oneri condominiali.Sui titoli autorizzativi e sulla regolarità edilizia: Il fabbricato cielo terra è stato edificato in virtù di: licenza edilizia n. 12004 del 02/07/1947 e licenza edilizia n. 1333 del 16/06/1955. Successivamente al progetto di variante n. 52614 del 1959 veniva dato parere favorevole n. 2886 nel mese di gennaio 1960 e rilasciata licenza edilizia n. 472 A.R per "ampliamento del villino ad uso albergo ristorante e abitazione del proprietario”. Veniva rilasciato un primo certificato di abitabilità in data 12/06/1962.Successivamente, veniva presentata istanza di condono edilizio prot. n. 64105 del 31/10/1985, progr. n. 0281785400. Oggetto della sanatoria sono stati: 1. veranda al piano terra2. camera ricavata in una porzione della sala pranzo 3. nuova camera con wc al piano terra 4. nuova porzione di fabbricato al piano 15. variazioni tramezzatura interne ai piani 2 e 3, 6, corridoio e n. 2 camere con wc al piano servizi. Veniva rilasciata concessione edilizia in sanatoria n. 156933 del 30/01/1999 e successiva certificato di abitabilità in sanatoria rep. 1497 del 2002. In data 24/12/2002 veniva inviata una racc. A/R n. 11784553664-0 presso il XX Municipio contenente una DIA riguardante la diversa distribuzione dei bagni con relativa comunicazione di fine lavori in data 09/04/2002. In data 18/03/2014 prot. 21560 veniva presentata al Municipio XV una CILA art. 6 dpr 380/01 "modifiche tramezzature interne, demolizione bagno, inserimento di porte tagliafuoco”.Dal confronto dello stato dei luoghi al momento del sopralluogo, con gli ultimi grafici allegati alla CILA di cui sopra, si evincono le seguenti difformità urbanistiche:Piano S1: aggiunta n. 3 pilastri e aggiunta ballatoio rettangolare esterno.Piano Terra: aggiunta n. 1 pilastro e pensilina nella parte dell’ingresso, inserimento porte antincendio lungo il corridoio, aggiunta n. 6 pilastri in area reception, aggiunta n. 1 pilastro e camino in sala per il relax, separazione vano cucina tramite n. 1 tramezzo, creazione nicchie per cucina in sala ristoro, nella camera n. 6 l’apertura vano e creazione balcone.Piano terzo: non ci sono difformità di rilievo.Piano quarto: non avvenuta rimozione tramezzo compreso tra camera n. 31 e camera n. 32, rimozione n. 1 tramezzo per camera n. 31.Secondo quanto dichiarato dall’esperto estimatore si dovrà procedere pertanto alla presentazione di una CILA in sanatoria sostenendo un costo di circa € 5.000,00 comprensivo di oneri del professionista. Detto costo sarà a cura ed onere dell'aggiudicatario ed è posto in decurtazione dal valore finale di stima. Sulla corrispondenza catastale: Non sussiste corrispondenza catastale. Non sussiste conformità della planimetria catastale con lo stato dei luoghi e la planimetria post operam della CILA del 2014 per una diversa distribuzione di alcuni spazi interni, come meglio rappresentato nei grafici allegati alla perizia. Pertanto, secondo quanto dichiarato dall’esperto estimatore, si dovrà procedere alla variazione catastale docfa, sostenendo una spesa di circa € 3.000,00 comprensivo di spese ed oneri del tecnico oltre che la eventuale sanzione per omessa e/o ritardata denuncia in catasto che varia da un minimo di € 1.032,00 ad un massimo di € 8.264,00, così come previsto dal DL n. 23/2011, art. 2 comma 12. Detta spesa è a cura ed onere dell'aggiudicatario ed è posto in decurtazione dal valore finale di stima. Certificazioni energetiche e dichiarazioni di conformità:Non esiste il certificato energetico dell'immobile/APE. Non esiste la dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico, dell'impianto termico, dell'impianto idrico.Sullo stato conservativo dell’immobile: l'immobile si trova in uno stato di fatiscenza avanzata. Risultano distaccate le utenze acqua, luce, gas. La caldaia non è più presente in loco. Vi sono danni materiali all’immobile (notevoli ai controsoffitti, infissi, porte e murature). Pertanto, l'immobile è da ristrutturare integralmente. Stato di occupazione: Emesso ordine di liberazione.Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.