In Comune di Roma, Via di Monte Testaccio n. 52/i: piena proprietà dell’unità a destinazione magazzino di mq. 64,00, 1° piano, distinto in Catasto Fabbricati al foglio 517, particella 68, subalterno 511, cat. C/1, confina anteriormente con corridoio comune ad altra unità, e quindi con distacco verso Via di Monte Testaccio; lateralmente con il subalterno 512, salvo altri; sul bene risulta la costituzione di vincolo trascritto in Roma in data 28.04.2005 al n. 32137 di formalità a favore della Soprintendenza Archeologica di Roma. L’immobile fa parte di costruzioni già esistenti in epoca medievale, dalla ricerca effettuata nell’archivio del Comune di Roma non è stato trovato certificato di agibilità/abitabilità relativa all’immobile. Non può essere certificata la conformità dello stato attuale non essendo stati reperiti i progetti relativi all’attuale destinazione d’uso dell’unità immobiliare. Domanda di Condono Edilizio n. 514099/2003 presentata dal proprietario per cambio destinazione d’uso da magazzino a negozio, con comunicazione di preavviso di rigetto dell’istanza inviata da U.O. Condoni del 6.11.2015. Considerato il vincolo gravante sull’immobile e l’attuale stato delle opere, l’immobile non è sanabile. Occupato dal debitore ed in corso di liberazione. Per rendere gli immobili pignorati conformi alla planimetria catastale e legittimi dal punto di vista urbanistico/edilizio, sono necessari l’abbattimento del muro divisorio e del tramezzo realizzati illegittimamente e la chiusura dei vani di passaggio. Costo dell’intervento si ripristino stimato in € 8.000,00 IVA compresa per entrambi i lotti già detratto dal prezzo base d’asta.