Quota pari a 1/1 del diritto di proprietà di porzione di fabbricato condominiale sito in Rione Esquilino, Piazza Manfredo Fanti n. 6 e 7, angolo via Enrico Cialdini 1, e precisamente:- locale ad uso commerciale dotato di quattro vetrine sui due lati, catastalmente composto da: due ambienti comunicanti tra loro, di cui uno parzialmente soppalcato per uso magazzino/deposito con accesso da scala interna, oltre servizio igienico nel sottoscala (nell’atto di provenienza si legge che tra i beni comuni pro quota vi è anche l’alloggio del portiere censito al foglio 496, part. 33, sub. 5, non pignorato).A confine con: distacco su Piazza Manfredo Fanti, distacco su via Enrico Cialdini, androne condominiale civico n. 5, salvi altri e diversi confini.Censito al Catasto dei Fabbricati del Comune di Roma al foglio 496, part. 33. sub. 511, z.c. 2, Piazza Manfredo Fanti n. 6 e 7; Via Enrico Cialdini n. 1 Piano T, cat. C/1, cl. 8, mq 60, superf. cat. 60 mq superf. catastale 91 mq, r.c. € 6.367,91 (già sub. 3).Lo stato dei luoghi è conforme alla planimetria catastale e ai titoli edilizi tranne che per il soppalco, come meglio oltre descritto.Il fabbricato di cui fa parte il bene sopra descritto è stato edificato anteriormente al 1/09/1967, come comprovato dalla planimetria d’impianto del 29/12/1939 – 10/01/1940, quest’ultima mancante del bagno. Successivamente, in data 1/04/2004 è stata presentata una DIA prot. n. CA/24043 per manutenzione straordinaria e per la realizzazione di due servizi igienici con antibagni. Nella sola sezione dell’elaborato grafico post operam (ma non nella relazione tecnica e nella pianta post operam allegate) vengono indicati due piccoli soppalchi in corrispondenza dei due bagni di nuova costituzione. Detta DIA, sottoposta al termine massimo di tre anni di validità, dalla documentazione trasmessa dal Municipio, non è corredata da fine lavori, di certificato di collaudo e di variazione catastale.A seguire, è stata presentata domanda di variazione catastale del 19/12/2006 - pratica RM 1039286 in atti dal 19/12/2006 - per ampliamento e diversa distribuzione degli spazi interni, con attribuzione dell’attuale sub. 511. Nella planimetria del 2006 compare il bagno nell’attuale posizione (sottoscala), con a fianco un antibagno e, per la prima volta, il soppalco nell’attuale configurazione con la relativa scala di accesso. Per tale variazione catastale non è stata rinvenuta una corrispondente pratica edilizia.E ancora, in data 8/05/2014 è stata presentata la Cila prot. CA/60978/2014, per diversa distribuzione interna e spostamento del bagno nel sottoscala. In detta Cila il soppalco era già rappresentato nell’ante operam e quindi, secondo il Perito rimane, a tutt’oggi, privo di uno specifico titolo autorizzativo. La suddetta difformità urbanistica dovrà essere sanata con una idonea pratica edilizia e/o con il ripristino dello stato quo ante, circostanza di cui si è tenuto conto nella determinazione del prezzo di stima con una decurtazione del 10% del valore.Non è stato rinvenuto il certificato di agibilità.Destinazione urbanistica, eventuali vincoli, beni comuni e stato d’uso, oneri condominiali e arretrati e formalità pregiudizievoli come in perizia.Gli impianti elettrico e idrico non sono attestati di conformità.Non è stato possibile redigere l’Ape.L’immobile è locato con contratto opponibile alla procedura fino alla data del 14/05/2026, al canone di € 1.600,00 mensili, oltre Istat anche se non è stata esibita la prova della registrazione del rinnovo.Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.